Ieri mattina intorno alle 11, alla stazione della
metropolitana Piramide si sono verificati diversi furti di portafogli,
telefonini ed altri oggetti di valore ai danni di malcapitati viaggiatori che,
accortisi di avere i propri zaini o le proprie borse aperte, hanno dapprima
imprecato verso gli autori del borseggio ormai dileguatisi, poi con fare
rassegnato e tanta rabbia, sono andati a denunciare il fatto al più vicino
posto di polizia. Questa scena si ripete ormai da troppo tempo. Accade infatti sempre
più spesso di osservare sulle banchine delle più affollate stazioni delle linee
A e B della metropolitana romana, bande di zingarelli e zingarelle, soprattutto
ragazze minorenni, nell’intento di sfilare portafogli agli ignari e distratti
passeggeri. Riconoscerle è semplice. Anche per occhi allenati. Portano in
braccio dei fagotti che sembrano neonati, nascosti da coperte sotto le quali
agiscono leste mani che si intrufolano nelle borse e negli zaini delle
malcapitate vittime, per lo più persone anziane e turisti.
All’arrivo del treno puntano con lo sguardo coloro che ritengono più
vulnerabili e, nel momento di maggior confusione, quando si aprono le porte dei
vagoni per la salita e la discesa dei passeggeri, gli si buttano addosso e come
in un gioco di prestigio, ecco il portafogli sparire.
Le cause di questo fenomeno sono da riscontrarsi nell’incapacità di
chi gestisce il trasporto pubblico locale di fornire una risposta adeguata al crescente
numero di viaggiatori che, specialmente in determinate fasce orarie, sono
costretti a fare a spintoni pur di riuscire ad entrare nei vagoni;
nell’utilizzo di treni obsoleti non più adatti a contenere un tale numero di
utenti; nella mancanza di sorveglianza da parte di polizia, carabinieri o
vigilanza privata e nella assenza di norme volte a prevenire e fermare questa
situazione di vergogna per la nostra città.
Il personale di stazione, consapevole del problema, si giustifica
così: “Lo sappiamo. E’ un fenomeno che si verifica da anni ma siamo impotenti”
E ancora: “Sono tutti minorenni e privi di documenti. Li possiamo allontanare
ma subito dopo li ritroviamo ancora qui”.
Un consiglio mi sento di darlo. Quando vedete queste bande di
zingarelle, fate notare loro che le tenete d’occhio, coinvolgete i vostri
vicini di viaggio avvertendoli del pericolo e così, sentendosi osservate non
entreranno e almeno in quel vagone non vi saranno borseggi. Tutto ciò non porrà
fine al triste fenomeno ma, in attesa che si faccia veramente qualcosa per
restituire a Roma la sua bellezza ed il decoro che si conviene ad una grande
città, il vostro portafogli per questa volta sarà salvo.
Le stazioni della metropolitana nelle quali è maggiormente attiva
questa attività di borseggio, oltre a Termini sono: Repubblica, Barberini e
Spagna per quanto riguarda la linea A e Piramide e Colosseo per la linea B.
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